venerdì 30 gennaio 2015

Per Zeus, un colore!




Per Zeus, un colore!

Blu per rinnegare tutto intorno
per affogare d’Africa il corno

Rosa per la gonna in piazza dante
per veder con occhi nudi un fante

Verde per digerire ogni porcata
per mordere il tiglio nell’insalata

Bianco per dimostrar l’onore
per fare pure codeste signore

Arancio per colpire avversari
per contare con le ciglia i mari

Rosso per vederlo bene di sera
per accorgerti quando viene nera

E Giallo per ridarti i miei sensi
per corteggiarmi quando non ci pensi


 __approfittando del tramonto sul tuo capo mangio bignè __ 
  __ho perso il tuo profumo e le mie bustine di the'__           

giovedì 29 gennaio 2015

Se due più due fa ancora quattro...






(Tratto da più storie vere)

Immaginate di essere in casa nelle prime ore di un tranquillo pomeriggio di gennaio e di essere disturbati dal suono del citofono. Immaginate di andare ad aprire e di trovarvi di fronte all’ennesimo sciagurato venditore porta a porta che vi domanda con fare impertinente di mostrargli le vostre bollette di luce e gas e vi propone con insistenza di stipulare un nuovo e più vantaggioso contratto.

Ipotizzate, poi, di trovarvi una sera a cena con un vostro amico e di ascoltare con interesse il resoconto del suo ultimo colloquio di lavoro. Un lavoro che si è rivelato ingannevole in tutte le sue forme, che lo ha costretto a trascorrere una giornata al seguito di un “tutor” megalomane e ostinato, in un paesino sperduto di poche anime, nel tentativo di convincere quei pochi che – per garbo o per ignoranza- aprivano ancora la porta a sottoscrivere un contratto per l’acquisto di una fornitura di lampadine a basso consumo, lampadine che, poi, una volta ordinate (a detta di alcuni consumatori) non sarebbero mai arrivate.

Considerate, infine, di aver letto in modo del tutto casuale un articolo di giornale che invitava alla prudenza nei confronti di questi ‘aspiranti manager’ che, in alcuni casi, presentandosi come informatori di società energetiche, ripulivano le case dei clienti più anziani.

Anche ammettendo la possibilità che tutti questi fatti non siano direttamente collegati, il dubbio che possa trattarsi di una organizzazione non proprio ‘come si deve’ può facilmente venire. A me, personalmente, sembra che non vi sia un minimo di onestà né nel reclutamento dei giovani destinati al ‘porta a porta’, né nella presentazione del contratto al cliente.

I giovani disoccupati rispondono ad annunci che hanno una parvenza di affinità con i loro interessi e, senza ricevere alcuna informazione sullo svolgimento del colloquio, si ritrovano catapultati in una giornata di addestramento su ‘come ingannare la gente’, spronati dal ‘facile guadagno’, aspetto più volte rimarcato a chiare lettere.
Gli sventurati clienti, invece, per buona parte (e per fortuna!) ormai bene informati, si ritrovano a dover mostrare i propri contatori, le bollette, i certificati di non so che e sono messi alle strette affinchè non perdano un’occasione vantaggiosa ai fini del risparmio.
A nessuno viene spiegato chiaramente nulla, tutto è riempito di paroloni e promesse vuote.

Mi stupisce sempre molto vedere come il progresso non lasci indietro comportamenti tanto meschini. La teoria di Darwin prevedeva che sopravvivessero solo i caratteri migliori. Eppure, come si dice, "l’erba cattiva non muore mai". Quello che mi irrita ancora di più è il fatto di sfruttare la forte motivazione dei giovani, il loro desiderio di lavorare, di guadagnarsi da vivere, di non restare a casa a far niente, quella che in altre parole, oggi, è la disperazione dilagante di una generazione

Perché dico tutto questo? =) 

Perché stamattina ho ricevuto una telefonata da una ‘certa’ società che mi invitava a sostenere un colloquio selettivo senza specificare neppure per quale posizione. Dopo aver posto una serie di domande ben precise e aver chiarito di non aver mai inviato il mio CV, ho ricevuto risposte sempre più vaghe e un dubbio ha fatto capolino nella mia testa, perciò ho preso nota dell’indirizzo. Una rapidissima ricerca incrociata tra le mie mail e gli sfoghi di tanta gente ingannata, et voilà, il mistero è risolto. Pare proprio che questa ‘società’ abbia cambiato veste e nome più volte allo scopo di attirare nella sua rete più giovani disperati possibile e con l’intento di mandarli allo sbaraglio, a suonare alla porta di persone ancor più disperate ed esasperate di loro, a fare il ‘lavoro sporco’ insomma.

La cosa più triste della vicenda è notare con quanta leggerezza si faccia leva sulle speranze di occupazione giovanile con il fine ‘schifoso’ di trovare chi incautamente o volontariamente sia disposto a svendere la propria dignità, il proprio senso di onestà, a compromettersi moralmente in vista di un guadagno che, da quanto ho avuto il dispiacere di leggere, non arriverà mai.
A me personalmente rimane da capire come e dove abbiano trovato anche il mio contatto, ma intanto grazie al cielo DUE PIU’ DUE FA SEMPRE QUATTRO



P.S. Il post non intende evidentemente denigrare in toto il lavoro di vendita porta a porta, ma esclusivamente denunciare l’esistenza di società che gestiscono il reclutamento di personale e la vendita in modo ingannevole e  menzognero.

mercoledì 28 gennaio 2015

Porsi domande è bene, innamorarsi è meglio!



Una ventina di anni fa uno psicologo americano di nome Arthur Aron ha ideato un elenco di trentasei domande, suddivise in tre step da dodici, con un preciso ed intrigante scopo: indurre una vicinanza affettiva tra completi estranei.
Da qualche tempo pare che la ricerca sia tornata alla ribalta grazie alla professoressa Carton ed un articolo dal titolo piuttosto accattivante pubblicato sul New York Times: "To Fall in Love With Anyone, Do This"
Mi chiedo, pertanto, come un elenco di domande che i due interlocutori si pongono a vicenda possa invogliare e stimolare l’innamoramento. Sebbene l’idea di un titolo che alluda all’amore (desiderio conscio o inconscio di ognuno di noi) sia vincente nell’ottica della diffusione del suddetto studio, bisogna, a mio avviso, ridimensionare la portata dei risultati.
In un mondo che ci costringe ad indossare maschere intermittenti e a dispensare sorrisi di circostanza, un dialogo sincero e senza veli sortisce un effetto sorprendente, una sensazione a cui la società stessa ci ha oramai disabituato, e cioè la percezione di un barlume di umanità.
Le trentasei ‘famose’ domande non sono che un espediente per dire la verità, per aprirci schiettamente di fronte a qualcuno da cui non ci aspettiamo alcun conforto. Per questo è più facile essere sé stessi con chi non conosciamo, perché tutte le possibili implicazioni di giudizio se ne vanno a farsi benedire. Attenzione! Non è che chi non ci conosce non ci giudichi, (anzi!), ma di sicuro a noi non importa un fico secco, e questo perché mancano quelle insicurezze che solo i legami sono in grado di creare.
A conti fatti mi pare proprio che l’esperimento del noto psicologo non miri a far innamorare coppie di sconosciuti, ma semplicemente induca ad abbattere le barriere e ad essere sinceri, con noi stessi prima che con gli altri, perché spesso quando ‘diciamo qualcosa ad alta voce o a qualcuno’ troviamo la forza ed il coraggio di informare noi stessi, diamo vita e concretezza ai sentimenti.
E allora un esperimento ho voglia di proporlo anch’io.
Lasciamo perdere gli sconosciuti e prendiamoci un’oretta per dialogare con gli amici  (quelli datati) con i genitori, con i fratelli e le sorelle, o ancora meglio con gli zii e i nonni, con tutte quelle persone che conosciamo, ma forse non veramente in profondità. Saltiamo i soliti convenevoli e le frasi di circostanza sotto le quali siamo soliti nasconderci e mettiamo in atto il nostro test, le fatidiche trentasei domande. Io scommetto che ne bastano molte meno per iniziare a capire che la persona che abbiamo di fronte nasconde sfumature inimmaginate, potenzialità di cui non ci siamo mai resi conto, qualità che non siamo riusciti ad apprezzare.
A che serve cercare altro amore ‘di superficie’ quando non sappiamo goderci quello di cui già la nostra vita è piena?
Io prometto solennemente di provarci.

"La massima ragione di pentimento nell’essere umano sta nel non aver detto <Amore>, quando era il tempo.” 
 
P.S. ecco le 36 DOMANDE:


1.      Se potessi scegliere tra qualsiasi persona al mondo, chi inviteresti a cena? 

2.      Vorresti essere famoso? Come? 

3.      Prima di fare una telefonata, fai le prove di quello che dirai? 

4.      Definisci qual è «Il giorno perfetto» per te? 

5.      Qual è l’ultima volta che hai cantato da solo? E per qualcun altro? 

6.      Se potessi vivere fino a 90 anni e per gli ultimi 60 anni avere o il corpo o la mente di un trentenne, quale dei due sceglieresti? 

7.      Pensi mai al modo in cui morirai? 

8.      Tre cose che tu e il tuo partner avete in comune. 

9.      Qual è la cosa nella tua vita di cui sei più grato? 

10.  Se potessi cambiare qualcosa nel modo in cui sei stato allevato, quale sarebbe? 

11.  Racconta la storia della tua vita al tuo partner in 4 minuti nel modo più dettagliato possibile. 

12.  Se potessi svegliarti domani con una particolare qualità, quale sceglieresti? 
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1.      Se una palla di cristallo potesse dirti la verità su te stesso, sulla tua vitao sul futuro o su qualsiasi altra cosa,che sceglieresti? 

2.      C’è qualcosa che hai a lungo sognato di fare? Perché non l’hai fatta? 

3.      Qual è il più gran risultato della tua vita? 

4.      Per te cosa conta di più in un’amicizia? 

5.      Qual è il tuo ricordo più caro? 

6.      E il più terribile? 

7.      Se sapessi che nel giro di un anno morirai cosa cambieresti nella tua vita? 

8.      Cosa significa l’amicizia per te? 

9.      Che ruolo gioca l’amore nella tua vita? 

10.  Condividi con il tuo partner almeno cinque qualità positive reciproche.  

11.  Quanto è stata affettuosa la tua famiglia? Ritieni che la tua infanzia sia stata in media più felice delle altre? 

12.  Che rapporto hai con tua madre? 
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1.      Tu e il tuo partner fate tre affermazioni vere con il «noi». Per esempio: «Siamo entrambi in questa stanza e sentiamo...». 

2.      Completa questa frase: «Vorrei aver avuto qualcuno con cui condividere …» 

3.      Se tu diventassi amico del tuo partner quale segreto dovrebbe sapere di te? 

4.      Dì al partner cosa ti piace di lui. 

5.      Dividi con il partner un momento imbarazzante nella tua vita. 

6.      Quand’è stata l’ultima volta che hai pianto davanti a qualcuno? E da solo? 

7.      Sottolinea al tuo partner qualcosa che ti piace particolarmente di lui. 

8.      Che cosa è troppo serio per scherzarci su? 

9.      Se tu dovessi morire questa sera, qual è la cosa che rimpiangi di più di non aver detto a qualcuno? 

10.  La tua casa brucia, hai tempo per salvare solo un oggetto, cosa sceglieresti e perché?  

11.  Fra tutte le persone della tua famiglia, la morte di chi ti colpirebbe di più? 

12.  Condividi un problema personale con il tuo partner e chiedigli aiuto per risolverlo. 
e...  BUON  INNAMORAMENTO!