(Tratto da più storie vere)
Immaginate
di essere in casa nelle prime ore di un tranquillo pomeriggio di gennaio e di
essere disturbati dal suono del citofono. Immaginate di andare ad aprire e di
trovarvi di fronte all’ennesimo sciagurato venditore porta a porta che vi
domanda con fare impertinente di mostrargli le vostre bollette di luce e gas e
vi propone con insistenza di stipulare un nuovo e più vantaggioso contratto.
Ipotizzate,
poi, di trovarvi una sera a cena con un vostro amico e di ascoltare con
interesse il resoconto del suo ultimo colloquio di lavoro. Un lavoro che si è
rivelato ingannevole in tutte le sue forme, che lo ha costretto a trascorrere una
giornata al seguito di un “tutor” megalomane e ostinato, in un paesino sperduto
di poche anime, nel tentativo di convincere quei pochi che – per garbo o per ignoranza-
aprivano ancora la porta a sottoscrivere un contratto per l’acquisto di una
fornitura di lampadine a basso consumo, lampadine che, poi, una volta ordinate (a detta di alcuni
consumatori) non sarebbero mai arrivate.
Considerate,
infine, di aver letto in modo del tutto casuale un articolo di giornale che
invitava alla prudenza nei confronti di questi ‘aspiranti manager’ che, in
alcuni casi, presentandosi come informatori di società energetiche, ripulivano
le case dei clienti più anziani.
Anche ammettendo
la possibilità che tutti questi fatti non siano direttamente collegati, il
dubbio che possa trattarsi di una organizzazione non proprio ‘come si deve’ può
facilmente venire. A me, personalmente, sembra che non vi sia un minimo di onestà né nel reclutamento
dei giovani destinati al ‘porta a porta’, né nella presentazione del contratto
al cliente.
I giovani disoccupati rispondono ad annunci che hanno una parvenza di affinità con i loro interessi e, senza ricevere alcuna informazione sullo svolgimento del colloquio, si ritrovano catapultati in una giornata di addestramento su ‘come ingannare la gente’, spronati dal ‘facile guadagno’, aspetto più volte rimarcato a chiare lettere.
Gli sventurati clienti, invece, per buona parte (e per fortuna!) ormai bene informati, si ritrovano a dover mostrare i propri contatori, le bollette, i certificati di non so che e sono messi alle strette affinchè non perdano un’occasione vantaggiosa ai fini del risparmio.
A nessuno viene spiegato chiaramente nulla, tutto è riempito di paroloni e promesse vuote.
Mi
stupisce sempre molto vedere come il progresso non lasci indietro comportamenti
tanto meschini. La teoria di Darwin prevedeva che sopravvivessero solo i
caratteri migliori. Eppure, come si dice, "l’erba cattiva non muore mai".
Quello che mi irrita ancora di più è il fatto di sfruttare la forte motivazione
dei giovani, il loro desiderio di lavorare, di guadagnarsi da vivere, di non
restare a casa a far niente, quella che in altre parole, oggi, è la disperazione
dilagante di una generazione.
Perché dico
tutto questo? =)
Perché stamattina
ho ricevuto una telefonata da una ‘certa’ società che mi invitava a sostenere
un colloquio selettivo senza specificare neppure per quale posizione. Dopo aver
posto una serie di domande ben precise e aver chiarito di non aver mai inviato
il mio CV, ho ricevuto risposte sempre più vaghe e un dubbio ha fatto capolino
nella mia testa, perciò ho preso nota dell’indirizzo. Una rapidissima
ricerca incrociata tra le mie mail e gli sfoghi di tanta gente ingannata, et
voilà, il mistero è risolto. Pare proprio che questa ‘società’ abbia cambiato
veste e nome più volte allo scopo di attirare nella sua rete più giovani
disperati possibile e con l’intento di mandarli allo sbaraglio, a suonare alla
porta di persone ancor più disperate ed esasperate di loro, a fare il ‘lavoro
sporco’ insomma.
La cosa
più triste della vicenda è notare con quanta leggerezza si faccia leva sulle
speranze di occupazione giovanile con il fine ‘schifoso’ di trovare chi incautamente
o volontariamente sia disposto a svendere la propria dignità, il proprio senso
di onestà, a compromettersi moralmente in vista di un guadagno che, da quanto
ho avuto il dispiacere di leggere, non arriverà mai.
A me personalmente
rimane da capire come e dove abbiano trovato anche il mio contatto, ma intanto grazie
al cielo DUE PIU’ DUE FA SEMPRE QUATTRO…
P.S. Il
post non intende evidentemente denigrare in toto il lavoro di vendita porta a
porta, ma esclusivamente denunciare l’esistenza di società che gestiscono il
reclutamento di personale e la vendita in modo ingannevole e menzognero.
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