mercoledì 4 febbraio 2015

QUANDO IL LUPO SI FA LA TANA!



Da un paio di giorni un dubbio ha fatto capolino nella mia testa: siamo fuori o dentro questo benedetto inverno?
Prima che arrivassero gli aggiornamenti metereologici in tempo reale comodamente sul nostro smartphone, esistevano metodi (quasi) infallibili per determinare le condizioni climatiche future, metodi basati sull’esperienza, risalenti ad un passato più o meno remoto e tutti largamente diffusi e  trasmessi oralmente attraverso MODI DI DIRE e PROVERBI.
D’altronde si sa: vox populi, vox Dei! E come contraddire i nostri cari antenati? Noi di certo non ci azzardiamo, anche se pare proprio che siano stati loro stessi a fare confusione generando leggende locali discordanti.
E qui vengo al punto: la famosa CANDELORA!

Il due febbraio di ogni anno ricorre quella che conosciamo come la festa della Purificazione di Maria Vergine o Candelora (dal latino festum candelarum = festa delle candele).
Esattamente a quaranta giorni dalla sua nascita, Gesù venne portato dai genitori al Tempio, come tradizione, in offerta a Dio. In quel giorno, Simeone, un vegliardo ‘candido’ a cui era stato già profetizzato quanto sarebbe accaduto, riconobbe nel Cristo la VERA LUCE che illumina il mondo, una luce che si vuole simbolicamente ricreare attraverso le candele!
È possibile, ma incerto, che la festa cristiana abbia sostituito quella pagana dei Lupercalia, celebrata in onore del dio Fauno, protettore del bestiame dagli attacchi dei lupi (e sulla quale ci sarebbe da scrivere un altro post!!!).
Sta di fatto che entrambe le feste di purificazione, ricorrono nel mese di febbraio che prende il nome proprio dal latino Febrarius (< februarius< fe-bruo [purifico] generato dal raddoppiamento della radice che è nel greco φρέαρ, ατος [pozzo, cisterna] )
Ma anche questa è un’altra storia!!!

Una volta definito e chiarito il senso della festa, si comprende facilmente come questo passaggio dalla stagione del buio a quella della LUCE possa avere attinenza con i pronostici sulla fine del gelo invernale.
E qui intervengono i detti popolari e le versioni discordanti della tradizione, dalle quali risulta che potrebbe continuare a far freddo, sia se nel giorno della Candelora piove, sia se c’è sole!
Es. 1:      Madonna della Candelora
                dell'inverno sèmo fòra
                ma se piove o tira vento,
                de l'inverno semo ancora 'rento.

Cioè se il 2 febbraio piove o fa vento, farà freddo perché siamo ancora dentro l’inverno.

Es. 2:      Per la Santa Candelora
                se nevica o se plora
                dell'inverno siamo fora,
                ma se l’è sole o solicello
                siamo sempre a mezzo inverno.

E cioè, se il 2 febbraio piove o fa vento (o nevica), farà caldo perché siamo fuori dall’inverno.

Ma ancor più bello di questo proverbio è l’aneddoto che tira in mezzo il lupo, l’orso o il leone (in alcune versioni c’è anche il lanuto, un uomo barbuto e vestito di pelli!).
È la storiella del ‘se il lupo si fa la tana’ o ‘se il lupo non si fa la tana’, della quale esistono innumerevoli versioni e ancor più discrepanti di quelle del proverbio.
Dopo alcune ricerche ho deciso di affidarmi alla massima esperta di tradizione popolare (mia nonna) che, titubante anche lei (voleva telefonare ad una sua parente per avere conferma!) e messa alle strette dalla mia insistenza ha sostenuto che

Se nel giorno della Candelora fa freddo (piove, c’è vento e chi più ne ha più ne metta) il lupo non si fa la tana e, dunque, SIAMO FUORI dall’inverno!

Se nel giorno della Candelora fa caldo (c’è il sole e gli uccellini cinguettano) il lupo si fa la tana e, dunque, SIAMO ANCORA DENTRO all’inverno!

Preso atto di ciò mi sono chiesta nell’ordine:  

1) Perché il lupo non si è fatto la tana a novembre, quando già cominciava a fare freddo??
2) Davvero il lupo si fa la tana in base alle condizioni atmosferiche o ci sono altri fattori in grado di indurlo o dissuaderlo a farsela?
3)
E soprattutto il lupo è un animale che si costruisce una tana???


Ok! Forse mi sono fatta troppi film! Ma sta di fatto che il lupo non ha l’abitudine di costruirsi o scavarsi una tana se non è proprio costretto, anzi, nella maggior parte dei casi usa le tane abbandonate da altri animali. E poi il suo istinto lo porta a cercare una tana nei mesi invernali e a riposarsi all’esterno in quelli primaverili ed estivi.
Eureka! Ecco spiegato tutto allora! 
Ipotizziamo di essere un lupo.

È febbraio, fa freddo e siamo nella nostra tana abusiva. All’alba del secondo giorno del mese ci svegliamo e notiamo che l’aria è ancora gelida. Chi ce la fa fare di uscire! Allora rimaniamo ancora un po’ al calduccio di questa tana che, anche se non sarà il massimo, è pur sempre un buco al riparo. Il caldo arriverà!

 
Oppure.  È febbraio, fa freddo e siamo nella nostra tana abusiva. All’alba del secondo giorno del mese ci svegliamo e notiamo che l’aria è più calda e il sole splende. Invogliati dal clima favorevole decidiamo di uscire a fare le cose da lupi. Una volta lontani dalla vecchia tana si scatena una tempesta e siamo costretti a cercane un nuovo buco dove ripararci. (Nuova tana e tempo schifoso!)

Una volta fatto il ragionamento nei panni del lupo non sembra più così complicato. Ma visto che non siamo lupi e che io non ne conosco, qualcuno sa dirmi se quest’anno IL LUPO SI È FATTO O NO LA TANA????

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